Last Updated on 14 Maggio 2025 by admin
Introduzione
Lo spumante è da sempre sinonimo di festa, eleganza e convivialità. Ma ti sei mai chiesto davvero come nasce questa bevanda frizzante? La produzione dello spumante è un processo affascinante e meticoloso che unisce scienza, tradizione e passione. In questo articolo ti guiderò passo dopo passo nel mondo delle bollicine, svelandoti tutti i segreti dietro la loro creazione.
Cos’è lo spumante?
Lo spumante è un vino effervescente ottenuto attraverso una doppia fermentazione. A differenza dei vini fermi, contiene anidride carbonica disciolta, che si sprigiona sotto forma di bollicine una volta stappata la bottiglia. Esistono diversi tipi di spumanti, più o meno dolci o secchi, bianchi o rosati, prodotti con metodi differenti ma tutti accomunati da una caratteristica: la vivacità del perlage, ovvero il flusso continuo di bollicine che salgono nel bicchiere.
Le uve utilizzate
La scelta delle uve è fondamentale. Ogni zona vitivinicola utilizza varietà tipiche, ma le più comuni sono:
- Glera (base del Prosecco)
- Chardonnay (usata nei metodi classici come in Franciacorta)
- Pinot Nero e Pinot Bianco
- Moscato Bianco (per spumanti aromatici e dolci)
Le uve devono essere raccolte con cura, spesso a mano, per preservarne l’integrità e l’acidità, fondamentale per ottenere spumanti freschi e bilanciati.
I due principali metodi di produzione
Metodo Classico (o Champenoise)
Questo è il metodo tradizionale usato anche per lo champagne. Il processo prevede:
- Prima fermentazione: le uve vengono pressate e il mosto fermenta una prima volta per ottenere un vino base.
- Tirage: si aggiungono zucchero e lieviti al vino base, che viene imbottigliato.
- Seconda fermentazione in bottiglia: i lieviti trasformano lo zucchero in alcol e anidride carbonica.
- Affinamento sui lieviti: le bottiglie restano a riposo per mesi (anche anni), dando complessità al vino.
- Remuage e Sboccatura: i lieviti vengono spostati nel collo della bottiglia e poi espulsi.
- Dosaggio e tappatura: si aggiunge una miscela di vino e zucchero per definire lo stile (Brut, Extra Dry, ecc.).
Metodo Martinotti (o Charmat)
Più rapido ed economico, adatto per spumanti freschi come il Prosecco:
- Prima fermentazione: come nel metodo classico.
- Seconda fermentazione in autoclave: avviene in grandi contenitori a pressione.
- Filtrazione e imbottigliamento: il vino viene filtrato e imbottigliato con la sua effervescenza naturale.
Fasi della produzione dello spumante
1. Vendemmia e pressatura
Le uve vengono raccolte all’inizio della maturazione per preservare freschezza e acidità. Subito dopo, si passa alla pressatura soffice per ottenere il mosto fiore, la parte più pura del succo.
2. Prima fermentazione
Il mosto fermenta a bassa temperatura per circa 10-15 giorni, trasformandosi in vino base. Questo vino è solitamente secco e neutro, la tela bianca su cui costruire lo spumante.
3. Assemblaggio
I produttori possono mescolare vini base di annate o vigneti diversi per creare uno stile coerente e costante. È una fase creativa che richiede esperienza.
4. Seconda fermentazione
A seconda del metodo scelto, la seconda fermentazione avviene in bottiglia (Metodo Classico) o in autoclave (Metodo Charmat). È qui che si formano le bollicine!
5. Affinamento
Nel Metodo Classico, le bottiglie restano sui lieviti anche per anni. Questo passaggio arricchisce lo spumante di note tostate, di crosta di pane e frutta secca.
6. Sboccatura e dosaggio
Dopo l’affinamento, si rimuovono i residui dei lieviti e si aggiunge il “liqueur d’expédition”, una miscela di vino e zucchero che definisce la dolcezza finale.
Conclusione
Lo spumante non è solo un vino con le bollicine, ma un prodotto artigianale ricco di storia, tecnica e passione. Dietro ogni sorso si nasconde un processo complesso, che va dalla scelta dell’uva fino alla sboccatura finale. Conoscere come si fa lo spumante non solo arricchisce la tua cultura enologica, ma ti permette anche di apprezzarlo ancora di più ogni volta che lo versi nel calice.