Usa il codice "BENVENUTO10" al checkout e ottieni il 10% di sconto sul tuo primo acquisto.
Shop

Negroamaro

vino-negroamaro-il-mondo-di-bacco

Il Negroamaro è un vino del Salento, uno dei più importanti vini rossi pugliesi, ed è il principale vitigno utilizzato per produrre il Salice Salentino. Il vino Negramaro ha caratteristiche organolettiche ben precise: la concentrazione zuccherina importante delle uve rende il vino alcolico e strutturato, mentre a naso è molto fruttato, con ricordi di tabacco, mentre al palato è intenso, con un retrogusto amarognolo, come indica anche il nome.

Spesso il Negroamaro è vinificato in rosato e dà vita a vini freschi e di buona struttura. Negli abbinamenti il Negramaro si sposa benissimo con i piatti della tradizione salentina e con le carni rosse.

Il Negramaro è un vino salentino molto apprezzato non solo in Italia ma anche all’estero. Ha un profumo inconfondibile ed è chiamato nero leccese o Nicra amaro.

Questo buonissimo vino rosso pugliese è ideale da bere associato ai piatti della cucina tradizionale ma non solo, negli ultimi anni ha riscosso un enorme successo aumentando la sua produzione.

LA ZONA DI PRODUZIONE

Il vino Negramaro viene realizzato nelle zone pugliesi tra Brindisi, Taranto e Lecce. Quella pugliese è una delle zone migliori in Italia per quanto riguarda la produzione di vino con caratteristiche uniche. In passato il vino Negramaro era utilizzato solamente per tagliare gli altri vini, cioè mescolare uno o più vitigni grazie soprattutto alla sua alta concentrazione di zuccheri che lo rendono ideale per effettuare queste operazioni coi mosti del Nord Italia, spesso con tenore alcolici limitati come la malvasia nera o il Sangiovese. Per questa ragione i principali acquirenti del mosto ottenuto dal Negroamaro erano soprattutto produttori del settentrione. Negli ultimi 10 o 15 anni, però, c’è stata una netta inversione di tendenza: i produttori vitivinicoli salentini hanno cominciato ad utilizzare le uve di tale vitigno per produrre vini in purezza, ottenendo così Negramaro come tutti lo conosciamo oggi. La scalata verso il successo non è più arrestata e così il celebre vino salentino ha cominciato una ascesa che ancora continua sia in Italia che all’estero. Nel 2008, ad esempio, il Negroamaro era il terzo vino con maggior tasso di crescita delle vendite della grande distribuzione.

Oltre che in Salento, produzioni del vino Negramaro, seppure in misura decisamente minore, si possono ritrovare anche nei territori di Bari. La pianta del vitigno è vigorosa e di produzione abbondante e costante, con una buona resistenza alle malattie crittogamiche e leggermente meno alle muffe e alle tignole. Il grappolo ha dimensioni medie ed è corto, l’acino e invece obovoide, con buccia pruinosa, spessa, consistente di colore nero-viola. La vendemmia di solito si svolge nella seconda metà di settembre. Il vino Negramaro resta comunque un prodotto molto versatile dato che viene utilizzato per creare vini doc, sia Rosati che Rossi, dal sapore altrettanto delizioso. Il Salice salentino, ad esempio, viene realizzato con l’85% di Negroamaro e con il 25% di malvasia nera. Il vitigno è ben coltivato nella zona del Salento grazie alle caratteristiche del terreno e del clima. Il vitigno del Negramaro, infatti, predilige climi caldi e asciutti e terreni calcarei.

vino-negroamaro-2-il-mondo-di-bacco

IL GUSTO RACCHIUSO NEL NOME

Il vino Negramaro ha un colore intenso rosso rubino-granata, con riflessi di nero. Il suo profumo è fruttato e intenso, con leggeri sentori di tabacco, mentre il gusto è leggermente amarognolo, ma rotondo e asciutto. Il Negramaro ha un volume alcolico di 13° e sul suo nome vanta più di una ricostruzione storica. Secondo una prima interpretazione, il termine deriverebbe dal dialetto “niaro maru”, “nero amaro” e ciò sarebbe avvalorato dal fatto che sia un vino scuro leggermente amarognolo, appunto. Un’altra teoria, però, è che il nome derivi dall’unione di due termini uno latino Niger e l’altro greco mavros che si traducono semplicemente con la parola nero. Dunque, nero nero.

Per commercializzarlo, infine, bisogna attendere un breve tempo di invecchiamento (6-12 mesi), mentre per apprezzarne al meglio le caratteristiche è necessario servirlo alla temperatura di 15-16 °C. Ottimo per tutti i pasti il vino Negramaro si accompagna però in modo eccellente al sugo, alla carne e agli “gnommarelli”, involtini di frattaglie tipici della tradizione gastronomica della Puglia. Sulla tavola di ogni giorno, invece può essere accompagnato da una pasta al forno come le lasagne, oppure ad un secondo di carne come il coniglio alla cacciatora. La variante rosè, infine, si abbina bene anche a pesce e molluschi.

vino-negroamaro-3-il-mondo-di-bacco

Le caratteristiche del vino Negramaro

Con il vino Negramaro vengono prodotti anche degli splendidi vini Rosati, come il Salice Salentino rosato, dove viene spesso vinificato in assemblaggi con la malvasia nera , ma il vitigno viene coltivato in tutta la regione, ad esempio nelle tipologie delle doc Alezio, Brindisi, Copertino, Galatina, Gioia del Colle, Lizzano, Ostuni e Squinzano .

Il Negramaro è un vitigno versatile dal punto di vista enologico. L’elevata pigmentazione delle sue uve e l’alta concentrazione in estratti dei suoi succhi, lo rende adatto anche alla vinificazione in rosato e alla spumantizzazione, anche in bianco.

vino-negroamaro-4-il-mondo-di-bacco