Negroamaro Vitigno Storico della Puglia
Il Negroamaro è uno dei vitigni a bacca rossa più emblematici e affascinanti d’Italia. Originario della Puglia, questo vitigno ha una lunga storia e una reputazione che si estende ben oltre i confini regionali. Se sei appassionato di vino o semplicemente curioso di scoprire di più su questo vitigno, sei nel posto giusto. In questo articolo, esploreremo tutto quello che c’è da sapere sul vitigno Negroamaro, le sue caratteristiche uniche e perché è così apprezzato in tutto il mondo.
Che Cos’è il Negroamaro?
Il Negroamaro è un vitigno a bacca rossa tipico della regione pugliese, noto per il suo colore scuro e il retrogusto leggermente amarognolo. Il nome “Negroamaro” deriva probabilmente dal latino “niger” e dal greco “mavros”, entrambi significano “nero”, in riferimento al colore intenso delle sue uve. Alcuni esperti ritengono che il nome possa anche derivare dall’espressione dialettale salentina “niuru maru”, che significa “nero e amaro”, riflettendo sia il colore che il sapore caratteristico del vino.
Storia e Origini del Vitigno Negroamaro
La storia del vitigno Negroamaro è affascinante e radicata nel passato. Introdotto nella regione pugliese dai colonizzatori greci già nel VII-VI secolo a.C., il Negroamaro è uno dei vitigni più antichi d’Italia. La Puglia, una delle prime colonie della Magna Grecia, ha visto nascere e crescere questo vitigno che ha saputo adattarsi perfettamente al clima caldo e secco della regione.
Caratteristiche dell’Uva Negroamaro
L’uva Negroamaro si distingue per i suoi grappoli di medie dimensioni e la forma conica. Gli acini sono grandi, ricoperti da una pruina (uno strato ceroso) e hanno bucce spesse e scure, con venature viola. Questo vitigno è noto per la sua resistenza alle condizioni climatiche avverse e per la capacità di produrre uve di alta qualità anche in terreni argillosi, che trattengono l’acqua.
Negroamaro vs Primitivo: Le Differenze tra Due Iconiche Uve Pugliesi
Quando si parla di vitigni pugliesi, Negroamaro e Primitivo sono due nomi che emergono frequentemente, eppure rappresentano due stili e caratteristiche ben distinti nel panorama enologico. Sebbene entrambi provengano dalla Puglia e siano rinomati per la loro qualità, presentano differenze significative che li rendono unici.
Origini e Storia
Il Negroamaro è uno dei vitigni più antichi della Puglia, con origini che risalgono al VII-VI secolo a.C. grazie ai colonizzatori greci. Il Primitivo, d’altro canto, è un vitigno con una storia più recente in Puglia, sebbene la sua origine sia controversa e possa risalire sia all’America del Nord sia alla Croazia. Entrambi hanno una lunga tradizione, ma il Negroamaro ha una connessione più profonda con le radici storiche della regione.
Distribuzione e Coltivazione
Il Negroamaro trova il suo habitat ideale nelle province di Brindisi e Lecce, dove occupa circa il 72% della superficie vitata. È presente anche nelle province di Bari e Taranto. La sua estensione è così vasta che il Negroamaro è il sesto vitigno per superficie coltivata in Italia. Questo vitigno si è adattato bene ai diversi terreni pugliesi e continua a crescere e prosperare nella regione.
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Vinificazione e Tipologie di Vino
Il Negroamaro è estremamente versatile e viene utilizzato per produrre una varietà di vini, tra cui rossi e rosati. I vini rossi ottenuti da questo vitigno sono noti per la loro complessità aromatica, con note fruttate, floreali, balsamiche e speziate. Il retrogusto amarognolo e la spiccata acidità conferiscono al vino una struttura importante e una buona potenza tannica.
Ma non è tutto: il Negroamaro è anche utilizzato per produrre alcuni dei migliori vini rosati italiani. Il primo vino rosato imbottigliato in Italia, il Five Roses della cantina Leone de Castris, era composto al 90% da Negroamaro e al 10% da Malvasia Nera. Questo vino storico rappresenta una pietra miliare nell’enologia italiana ed è ancora oggi un’icona del settore.
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Il Negroamaro nel Mercato Globale
Studi recenti mostrano che i vini rosati ottenuti da uve Negroamaro sono tra i più venduti in Italia, negli Stati Uniti e in diversi paesi europei. Questa popolarità è dovuta alla qualità e alla versatilità dei vini, che si abbinano perfettamente a una vasta gamma di piatti, dalle minestre e zuppe di pesce alle carni bianche.
Curiosità: Il Nome e la Musica
Il nome “Negroamaro” ha ispirato anche la band musicale italiana “Negramaro”. Fondata a Lecce nel 2000, la band ha scelto questo nome per onorare le origini salentine e la ricca tradizione vitivinicola della loro terra.
Conclusione
Il Negroamaro è molto più di un semplice vitigno; è un simbolo della tradizione e della cultura pugliese. Con la sua lunga storia, le sue caratteristiche uniche e la sua capacità di produrre vini eccezionali, il Negroamaro continua a conquistare i palati di tutto il mondo. Se non hai ancora avuto l’opportunità di assaporare un vino prodotto da questo straordinario vitigno, è il momento di farlo. Il Mondo di Bacco ti aiuterà a scegliere il Vino Giusto per te